Stralci di vita gallipolina
Maggio 2001 - Pag. 11

 
 

 

Uccella invitato a dimettersi 

 

16 maggio 2001

Si acuisce sempre di più la crisi all’interno dei Democratici di Sinistra di Gallipoli. In un documento sottoscritto da cento iscritti e simpatizzanti Diessini  tra cui Flavio Fasano, Oreste Maggio, Lucio Fattizzo, Enzo e Francesco Mariello, chiedono a Marcello Strazzeri, segretario cittadino e Umberto Uccella segretario provinciale del partito di dimettersi, addebitando alle loro scelte il crollo sia in alcuni Comuni della Provincia sia principalmente a Gallipoli. Umberto Uccella raggiunto telefonicamente, respingendo le accuse che gli vengono mosse nel documento, del  quale però non conosce ancora il contenuto, ma “il principale estensore” così ha risposto all’invito a dimettersi dalla carica del partito: ”Nessuno ha titolo a chiedermi le dimissioni. Né il principale estensore del documento né altri. Noi siamo qui riuniti per cercare di spegnere quello che lui ha appiccato”. ”Lui” al quale Uccella fa riferimento è certamente Flavio Fasano che Uccella evita di pronunciare e che nelle appena decorse elezioni ha appoggiato un candidato sindaco diverso da quello scelto dal Centro sinistra. “La richiesta di dimissioni – continua il Segretario Provinciale è addirittura irricevibile sul piano politico e statutario. Tra l’altro molti dei firmatari del documento non sono neanche iscritti nei Democratici di Sinistra”. Forse se l’aspettava Uccella questo documento a riprova che le polemiche innescate durante la scelta del candidato sindaco non si erano placate. “Io credo che a questo punto i firmatari del documento debbano solamente dimostrare fino in fondo una certa coerenza. Siccome loro in campagna elettorale hanno lavorato per altre liste, decidendo di fare altro in campagna elettorale, non si dovranno più occupare di questo partito”. Ormai la miccia insomma è stata accesa e c’era anche da prevederlo che Flavio Fasano avrebbe presentato il conto agli attuali dirigenti. “ Io voglio spegnere il fuoco – dice Umberto Uccella – possibilmente senza quelli che lo hanno appiccato”. Messaggio chiaro quello del Segretario provinciale dei DS cioè  non è con il fuoco che si può risolvere la crisi del partito. “Noi siamo chiamati (e quando dice noi certamente si riferisce anche a Strazzeri) a risolvere una crisi della sinistra gallipolina sapendo che nella Sinistra ci sono stati Diessini che hanno impedito l’affermazione dei Democratici di Sinistra, sostenendo peraltro iniziative elettorali che si sono dimostrate un flop”. Insomma il messaggio di Fasano & C. sembra abbastanza chiaro. Andate via perché avete fallito portando il partito dei DS di Gallipoli al crollo.” C’era qualcuno che aveva dichiarato tempo fa di voler lasciare la politica per dedicarsi a scrivere un libro. Mi chiedo perché questo non sia ancora avvenuto”. Chiaro il riferimento all’ex Sindaco e alla sua volontà espressa in un ‘intervista, nella quale dichiarava di volersi ritirare dalla politica e scrivere un libro.

Manifesti elettorali: ok e ko

16 maggio 2001

In città, dopo l’interminabile campagna elettorale regna il silenzio. I muri della città cominciano pian piano a spogliarsi di tutti i manifesti affissi. Facce con sorrisi accattivanti invitavano a votare per un candidato anziché per un altro. Oggi però quei volti che prima delle elezioni apparivano sereni, a giochi fatti più di uno ha assunto un atteggiamento corrucciato. Potenza del voto! E del manifesto che lancia all’elettore un messaggio diretto ed immediato. Ma il manifesto in ogni consultazione elettorale provoca al Comando della Polizia Municipale e a Gallipoli specificamente al Nucleo Operativo non pochi problemi. Sono gli agenti infatti di questa sezione dei Vigili Urbani ad occuparsi delle infrazioni relative alla affissione fuori dagli spazi elettorali. E in qualche occasione gli agenti del Nucleo sono intervenuti comminando anche qualche verbale. Ora si sta provvedendo a toglierli dai muri. A farlo sono i cantonieri del Comune di Gallipoli sotto la vigilanza degli agenti. Ma ci si chiede: con l’arrivo dei primi turisti, infatti già si intravede qualche tedesco, in che condizioni è la città dopo le due giornate di voto? Sicuramente le strade avrebbero bisogno di un intervento radicale. Non solo quelle centrali come il corso Roma ma anche le adiacenti, dove ancora sono ci sono tappeti di volantini, bigliettini di ogni forma e colore. Il comando della Polizia Municipale ha già interessato la Gesenu, la ditta che a Gallipoli provvede alla pulizia e alla raccolta dei Rifiuti Urbani. Ad essere sottoposte ad un continuo tartassamento di ogni genere sono state le scuole. Dopo la maratona elettorale non avevano un bello aspetto. Una prima pulita è stata data dagli addetti del Comune. Ma in alcuni edifici addirittura il pavimento ha cambiato colore. Per terra ancora ci sono i segni dell’affollato calpestio delle scarpe degli elettori. C’è voluto infatti da parte dei bidelli un intervento ulteriore per riportare i mattoni ai colori originali. Insomma par di capire che la maggiore affluenza alle urne sia bastata da sola a mandare in tilt scuole e strade. Il ritorno alla normalità sta avvenendo pian piano. Ancora qualche rimozione di altri manifesti e il più è fatto. Anche perché si potrebbe correre il rischio, lasciandoli, di veder comparire gli stessi candidati alle prossime campagne elettorali.

 

 
                     Visita 
            "Osservatorio 
                     sul 
                 Salento"  
           www.ormag.com

ARTICOLI PUBBLICATI SUL  "QUOTIDIANO" DI LECCE - MAGGIO 2001