Stralci di vita gallipolina
Aprile 2001 - Pag. 8

 
 

Il sorteggio delle liste

 

17 aprile 2001

Sono stati effettuati nella giornata di ieri dalla Commissione mandamentale di Gallipoli i sorteggi per l’ordine di apparizione sulla scheda dei candidati sindaci, valida per il rinnovo del Consiglio Comunale del 13 maggio. Il primo posto a sinistra verrà occupato da Giuseppe Venneri con affianco le liste a lui collegate che sono, così come compariranno sulla scheda: Democrazia Europea (D.E.),Cristiani Democratici Uniti (CDU), Centro Cristiano Democratici (CCD), Alleanza Nazionale (A.N.), Forza Italia (F.I.). Questa rappresenta la coalizione del centro destra, ovvero la Casa delle Libertà. Al secondo posto è stato sorteggiato il candidato sindaco Biagio Palumbo per l’Ulivo e Rifondazione Comunista. Le liste che lo sostengono sono nell’ordine di sorteggio: Democratici di Sinistra (D.S.), Margherita, Girasole, Partito Rifondazione Comunista (P.R.C.). Al terzo posto sulla scheda andrà il candidato sindaco Antonio Vallebona con affianco la lista della Polis e Gallipoli Democratica.
 I partiti intanto stanno mettendo a punto gli ultimi ritocchi e poi saranno pronti a sparare le proprie cartucce. Per questa sera è stato organizzato un incontro al vertice tra i segretari del Centro sinistra, compresa Rifondazione e il candidato alla Camera Massimo D’Alema. Da indiscrezioni trapelate pare che l’argomento su cui verterà il faccia a faccia sarà  la richiesta di una maggiore chiarezza nei rapporti con le liste civiche, in caso di ballottaggio. Anche perché stando alle passate dichiarazioni di tutti, (o quasi), i segretari dei partiti della coalizione nessuno è disposto ad accordi trasversali. Per dovere di cronaca e sfogliando con attenzione le liste si può constatare l’assenza dalla alleanza del centro sinistra del Partito dei Comunisti Italiani. Il rappresentante del  partito di Cossutta, Bruno Romano Fiammata, all’ultimo momento ha abbandonato la coalizione e si è schierato con Gallipoli Democratica. Lista questa che appoggia Vallebona. La decisione risulta inspiegabile anche perché Fiammata aveva partecipato a tutte le riunioni delle delegazioni per la scelta del candidato sindaco.

La politica nel sangue

 

18 aprile 2001

Potenza degli ideali? Di questi tempi forse è un po’ esagerato. Sta di fatto comunque che a Gallipoli, nelle elezioni per il rinnovo del Consiglio Comunale, padre e figlia  si sono candidati uno con Alleanza Nazionale e l’altra con il Partito di Rifondazione comunista. Lui Aldo Romeo, stando alle sue affermazioni da sempre militante del partito di Fini, lei Laura Romeo trentaduenne, con un figlio sedicenne  sceglie di candidarsi col partito di Bertinotti “ per riconoscenza – dice la ragazza – verso chi ha provveduto a venirmi incontro e assicurarmi un posto di lavoro”. Lei fa la commessa in un negozio di abbigliamento in via Lecce, il padre di professione fa il commerciante di tessuti “ed è proprio per questo -dice- che preferisco che la mia foto non esca sui giornali. Sa, io commercio tessuti e giro quasi tutta l’Italia. Fornisco tessuti a tantissimi professionisti e non voglio che venga riconosciuto  anche fuori Gallipoli. Pensi che neanche al mio partito l'ho data”. Eppure chissà quanti avrebbero pagato per comparire sulla pagina di un giornale in questo periodo. Opinione comunque da rispettare quella sulla privacy del commerciante. Ma se venisse eletto? Un problema che sicuramente affronterà dopo, ad elezione avvenuta. Insomma se non è un caso unico in tutta Italia, poco ci manca. Padre e figlia candidati nella stessa città, in due liste avversarie. Fino ad oggi in una stessa famiglia ci sono stati padri e figli divisi dal tifo di una squadra, da ideologie politiche ma forse mai era accaduto che la figlia si candidasse con un partito e il padre con un altro. Addirittura due partiti schierati su due opposte coalizioni. Ma allo stesso tempo storicamente agli antipodi. Signora Laura, che cosa intende fare se venisse eletta? “Vorrei dare il mio contributo per far si che aumentasse il lavoro a Gallipoli. Quindi combattere la disoccupazione”. Secondo la candidata del PRC se i politici risolvessero il problema principale dei giovani, da questi riceverebbero sicuramente in premio il voto. E’ chiaro a questo punto che se Laura Romeo vorrà sdebitarsi con i compagni di Rifondazione, dovrà chiedere ad amici, conoscenti e parenti quanti più voti possibili. Anche all’interno della sua famiglia. Ma da questo orecchio papà Aldo non ci sente.” Alla fine anche lei voterà per me, me lo ha detto. – dice – Anche perché i voti della mia famiglia, che è assai lunga, non si toccano, convergeranno tutti su di me”. E’ chiaro però che proprio per non addolorare il cuore di un genitore, qualche innocente bugia, ma sempre a fin di bene, la figlia la può anche dire. Ma lei, signor Aldo quando l’ ha saputo cosa ha fatto, cosa ha detto? “Ormai era cosa fatta. L’ ho appreso di ritorno da Caserta. Secondo me però mia figlia è stata assai sprovveduta ad accettare la candidatura”. Certo è dura da digerire, ma purtroppo in politica come in guerra e in amore, tutto è consentito e il fine giustifica i mezzi. Quanti voti riuscirà la figlia a togliere al suo papà o viceversa? E così entrambi si danneggeranno a discapito del più forte. Certo Aldo Romeo ha sperato fino all’ultimo che la sua Laura decidesse, come lui stesso confessa, di recarsi al Municipio e ritirare la candidatura. Ma lei la sua decisione l’ ha presa in tutta libertà anche perché è grande e vaccinata. Per papà Aldo, l’eventualità di una rinuncia all’ultimo istante rimarrà sicuramente solo una semplice speranza, vista soprattutto la determinazione della figlia. E la madre come voterà. Prevarrà l’amore filiale per la contentezza che la figlia ha potuto trovare lavoro oppure sarà l’amore coniugale a prevalere?



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