Stralci di vita gallipolina
Aprile 2001 - Pag. 12

 

La battaglia delle insegne

 

Annullata la multa per Lido S. Giovanni 

26 aprile 2001

Il Giudice di Pace della Sezione staccata del Tribunale di Gallipoli annulla nella seduta del 18 aprile l’ordinanza di ingiunzione del pagamento di duemilioni notificata a Francesco Ravenna, titolare della concessione per la gestione di Lido San Giovanni dal Prefetto di Lecce sulla base della contestazione rilevata dalla Polizia Municipale di Gallipoli il 18 agosto 1999 per aver “aperto al pubblico lo stabilimento balneare senza essere in possesso della licenza dell’autorità competente”. Francesco Ravenna nel luglio del 99, dopo aver avuto la concessione di “provvisoria gestione” da parte della Capitaneria di Porto di Gallipoli al fine di “non compromettere l’immagine turistica della città di Gallipoli che dalla struttura ne trae considerevole beneficio di carattere socio-economico” (questa la motivazione della Capitaneria), e portati a compimento in uno strettissimo spazio di tempo i lavori necessari per l’adeguamento della struttura, sconquassata dalle ruspe, aprì la struttura giorni prima della scadenza imposta  dalla Capitaneria, allo scopo di tutelare “l’interesse pubblico”. Per avviare l’attività mancavano però  i permessi degli enti preposti compreso quello del Comune. Il sindaco demandò la responsabilità al Prefetto. Anche perché neanche un mese prima aveva ordinato l’abbattimento di alcune zone del Lido perché  ritenute pericolanti. Davanti però a “questa empasse amministrativa” e nelle more dell’acquisizione dei permessi Ravenna aprì il Lido anche sulla base del concordato, così come emergere dal ricorso, con lo stesso Prefetto “previa denuncia d’inizio attività”.

   Corso Musicale al 1° Polo
26 aprile 2001
E’ dal 1985 che l’allora scuola media “G.B.Crispo” nel centro storico oggi facente parte dell’Istituto Comprensivo 1° Polo, diretto dalla Dirigente scolastica prof.ssa Sabina Di Pinto espone con orgoglio come fiore all’occhiello il corso di sperimentazione musicale. Dall’anno scolastico 2000/2001 si è trasformato in Ordinamento musicale. Gli alunni iscritti sono circa una novantina  che, durante l’anno scolastico, oltre a studiare le materie tradizionali imparano la musica e uno di questi strumenti: Pianoforte, violino, flauto traverso, clarinetto, chitarra. Per tantissimi anni il gruppo strumentale si avvaleva anche un coro, che mano aumentava. Numerose sono state le partecipazioni a vari concorsi nazionali, con risultati eccellenti fino a vincere per un paio di anni il primo premio. Questo pomeriggio intanto alle 16 la piccola orchestra della scuola media del 1° Polo sarà a Maglie, dove si esibirà nell’Auditorium del Liceo Pedagogico nell’ambito della 1° Rassegna Europea della XII Rassegna Nazionale delle scuole ad indirizzo musicale. Sabato alle 16,30 nel Castello Carlo V di Lecce altra esibizione dei ragazzi nella Competizione Nazionale tra scuole medie ad indirizzo musicale, “Città del Barocco” organizzata dall’Associazione Musicale “Il Parnaso”. Sono un’infinità gli allievi che dopo aver ricevuto dalla scuola l’imput per la musica hanno continuato per conto proprio fino a diplomarsi al Conservatorio. Senza far torto a nessuno ne ricordiamo solo qualcuno: Eva Barbetta, diplomata di Flauto traverso ed ora docente nella stessa scuola, Luigi Solidoro diplomato di pianoforte e divenuto compositore, Pascal Coppola e Francesco Coppola clarinettisti diplomati e concertisti ed ancora Erika Bianco (pianoforte), Gianfranco Boellis (pianoforte), Marzia De Rosa (pianoforte), Marzia De Maria (pianoforte), Francesco Leone (trombone) diplomato direttore d’orchestra di musica jazz, dirige il complesso bandistico la “San Gerardo Band”, Alessandro Manzolelli (clarinetto), Maria Grazia Pisanò (flauto traverso),Verusca Reho (pianoforte). Per loro non è stato una perdita di tempo. Dalle prime lezioni hanno tratto spunto e gli stimoli giusti per continuare fino a far diventare la musica una ottima opportunità di lavoro. La scuola quindi non solo maestra di vita ma con orgoglio si può vantare di aver dato a questi giovani i mezzi necessari per programmare senza affanni il proprio futuro.

25 aprile 2001

Via dai negozi del Corso Roma e delle sue traverse tutte le insegne che non sono conformi al piano triennale generale comunale per l’impiantistica pubblica e privata approvato nel 1999 dalla passata amministrazione comunale. La rimozione da parte dei negozianti non in regola con le disposizioni dovrà avvenire entro e non oltre venerdì prossimo sulla base della intimazione avvenuta alcuni giorni fa dagli agenti del Nucleo Operativo del Comando di Polizia Municipale. Se questo non dovesse accadere, fanno sapere i Vigili urbani, provvederà il Comune ad eseguire la rimozione con le spese a carico del negoziante. Evidentemente nessuno di questi ci sta ed allora all’unanimità hanno sottoscritto ed inviato al Commissario Prefettizio Francesco Leopizzi, una lettera con la quale, si legge nel documento “si intende vivamente protestare per l’ordinanza che impedisce l’uso di insegne pubblicitarie a bandiera”. L’ordinanza era stata emanata dal Dirigente dell’Ufficio Tecnico del Comune di Gallipoli Giuseppe Cataldi nel mese di novembre, ma tutto era rimasto come stava. ”Vorremmo sensibilizzarla – scrivono i commercianti rivolgendosi al prefetto Leopizzi – sulla necessità che il commercio a Gallipoli riprenda un po’ di vigore e, l’insegna pubblicitaria è indispensabile perché i negozi che non sono su corso Roma possano essere visti adeguatamente anche in previsione della futura stagione turistica”. Il manifesto affisso sui muri della città a novembre, spiegava che il provvedimento era stato preso per “disciplinare il corretto utilizzo delle varie forme pubblicitarie, salvaguardando l’uniformità d’arredo e le caratteristiche architettoniche, artistiche, ambientali e paesaggistiche del territorio comunale, nonché di una maggiore fruibilità dei marciapiedi”. Quindi nella città muova le insegne dovrebbero essere ad una sola facciata e attaccate sul muro del negozio. ”Almeno rifacessero anche i marciapiedi e l’illuminazione pubblica delle traverse – dice uno dei commercianti – tanto presto ci obbligheranno anche a togliere le piante dal marciapiede”. E’ così infatti! Dopo le insegne toccherà probabilmente proprio ai grossi vasi con piante ornamentali essere rimosse. “Siamo vivamente delusi – si legge nella lettera indirizzata al Commissario Prefettizio - che i Vostri piani, invece di prevedere delle pavimentazioni dei marciapiedi agibili, delle illuminazioni delle strade adeguate, delle zone verdi per la città e della segnaletica stradale degna di una ridente cittadina mediterranea quale Gallipoli e, si decide di fare togliere le insegne pubblicitarie a discapito del commercio, che è una delle poche voci che potrebbero produrre un reddito attivo a favore della città stessa, senza dare Soluzioni alternative”. La protesta intanto è stata avviata potrebbe sfociare, addirittura in una serrata generale dei commercianti tenendo chiusi per una giornata i negozi.

Quel progetto vicino al cimitero

25 aprile 2001

E’ da un bel po’ dì tempo che in città si attende l’inizio dei lavori di sistemazione dell’area antistante il Cimitero di Gallipoli. Ma ancora all’orizzonte nulla appare. Il progetto avviato dalla precedente amministrazione comunale riguardava la costruzione di una seconda carreggiata del viale che conduce al Cimitero con la sistemazione ai lati della strada di due marciapiedi, di due corsie a senso unico alternato di marcia e la predisposizione di parcheggi. Giorgio Casalino allora, presidente del Consiglio Comunale uscente scrive al Commissario Prefettizio dott. Francesco Leopizzi e chiede “perché i lavori non sono stati ancora realizzati nonostante che la Giunta Municipale abbia approvato il progetto in data 14 Dicembre 1999 e che lo stesso Commissario, in data 27 luglio 2000, abbia adottato un atto di competenza del Consiglio Comunale per l’attivazione della procedura di esproprio dell’area interessata?”. L’iniziativa di Casalino viene sottolineata in una nota del coordinatore del Partito Popolare di Gallipoli Roberto Piro. “La questione – dice il comunicato di Piro – posta all’epoca dal gruppo consiliare del PPI e recepita dall’intera Giunta, che aveva provveduto a reperire anche le risorse finanziarie, puntava a dare risposta a diverse segnalazioni provenienti da numerosi cittadini che richiamavano la civica Amministrazione per la scarsa attenzione per un luogo caro a tutti”. I lavori che prevedevano anche una messa a dimora di numerosi alberi, “avrebbero reso – secondo Piro – soprattutto nelle giornate festive, più agibile l’intera area”. Giorgio Casalino, con la sua lettera del 20 aprile scorso, chiede in pratica al Commissario che intervenga “al fine di far riprendere l’iter necessario a dare esecuzione alla deliberazione in questione per rendere un servizio utile alla cittadinanza”.

ARTICOLI PUBBLICATI SUL  "QUOTIDIANO" DI LECCE - APRILE 2001