News: Sono stati picchiati e rapinati da una banda di giovani campani ma, quando a distanza di poche ore hanno rivisto gli aggressori, non hanno avuto paura di seguirli per scoprire dove abitavano e poi denunciarli ai carabinieri. Protagonisti di una storia giudiziaria a lieto fine, due coraggiosi ambulanti pachistani, che hanno fatto arrestare i cinque beneventani che la notte del 3 agosto li hanno malmenati e derubati nel centro di Gallipoli.

In manette sono finiti giovanissimi rampolli di buone famiglie campane, che nella Città Bella trascorrevano le vacanze dormendo in dodici in una casa con quattro posti letto. Sulla regolarità della locazione sono ora in corso le verifiche della polizia municipale e della guardia di finanza, mentre i militari dell'Arma (guidati dal capitano Michele Maselli e dal maresciallo Cosimo Giglio) hanno già notificato le ordinanze di custodia cautelare ai domiciliari firmate dal gip Carlo Cazzella su richiesta del sostituto procuratore Roberta Licci. Rapina in concorso e lesioni le accuse contestate a Matteo Ventura, Giammarco Polizia, Amedeo Feleppa, Giuseppe Collarile e Piergiuseppe Siciliano, mente la posizione del sesto aggressore , neppure diciottenne, è tuttora al vaglio della Procura minorile di Lecce.

A far scattare l'inchiesta la denuncia di due cugini pachistani, titolari di regolare licenza rilasciata dal Comune di Gallipoli per vendere bigiotteria in un gazebo della città vecchia. La sera del 3 agosto alcuni giovanissimi avrebbero raggiunto la bancarella, chiedendo loro se avessero cocaina da vendere. Di fronte al diniego dei due stranieri è scattata la reazione violenta, a cui uno dei due e riuscito a sottrarsi fuggendo nei vicoli del centro. Il diciannovenne, invece, è stato ferito alla testa e in diverse parti del corpo, riportando un trauma cranico e lesioni giudicate guaribili in dieci giorni, mente dalla cassa sono scomparsi i 350 euro che erano stati incassati nei giorni precedenti. La sera successiva, lo stesso giovane ha visto i suoi aggressori e li ha seguiti per vedere dove abitavano, andando poi a sporgere denuncia ai carabinieri.

I militari hanno perquisito l'abitazione nei pressi di Lido San Giovanni e trovato all'interno diverse dosi di droga (Md, hascisc e marijuana) per uso personale, che ha consentito comunque di portare i campani in caserma. Da dietro lo schermo protettivo del vetro i due pachistani non hanno avuto dubbi nel riconoscerli come i loro aggressori, puntando il dito contro tutti e cinque...