Titolo: Il sindaco Francesco Errico, incontra giornalisti e operatori turistici allo scopo di ripristinare un po’ di verita'.
Data: 29/08/2014 Fonte: Antonella Margarito - Il Nuovo Quotidiano
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Il sindaco Francesco Errico, incontra giornalisti e operatori turistici allo scopo di ripristinare un po’ di verità.

News: Organizzare l’accoglienza. Questa la bandiera su cui si lavorerà per tutto l’inverno per fronteggiare la prossima estate, evitando gli errori del passato, ma anche la banalità di atteggiamenti che si vanno a ritorcere a danno della città stessa. Perché, come ha sottolineato Attilio Caputo, uno dei più grossi operatori turistici della città, con le sue tre strutture alberghiere, i problemi di Gallipoli altro non sarebbero stati che “normali effetti collaterali scaturiti da un’ affluenza record”.
Il sindaco Francesco Errico, incontra giornalisti e operatori turistici allo scopo di ripristinare un po’ di verità, dopo le polemiche scaturite dalle ‘magliette bianche’ , che non erano presenti nell’incontro di ieri e dopo la demolizione mediatica di una città che in realtà è una delle poche in Italia ad evidenziare un enorme segno più in fatto di crescita turistica. Un incontro che il primo cittadino ha voluto in uno dei posti più belli della perla dello Ionio, ovvero al 13esimo piano del residence Bellavista, in modo che ognuno degli invitati potesse guardare dall’alto una città e una costa tanto bella da togliere il fiato, ma che qualcuno vuole sporcare. Dall’alto, perché solo così forse si possono focalizzare meglio i problemi, e risolverli. Errico è, tanto pallido, segno di un’estate non facile, quanto determinato a non cadere nella trappola di chi, per strumentalizzazione politica, attacca se stesso e la sua città pur di attaccare una determinata amministrazione politica. “Non si può negare che la settimana di ferragosto sia stata pazzesca”, dice, “ma se qualcuno ce l’ha con il sindaco, Gallipoli non deve pagare, quel qualcuno venga a scontrarsi con il sindaco e lasci in pace la città. Sono state dette un mucchio di bugie, i controlli ci sono stati eccome, ma non sono ancora sufficienti, sono stati elevati 130 verbali per occupazione di suolo pubblico, i vigili hanno lavorato sino alle cinque del mattino nei giorni dei concerti. Il sesso in spiaggia? Magari fosse solo quello l’unico problema di Gallipoli”. Accanto al sindaco gli operatori turistici, ‘arrabbiati’ anche loro per la pubblicità negativa che ne viene fuori dopo una stagione in cui loro avrebbero dato ‘sangue’ per migliorare ogni offerta. “Scusate se a Gallipoli ho portato artisti di fama internazionale, se ho organizzato concerti di cui si parla nel mondo”, ha detto un piccato Ferruccio Errico, titolare del Parco Gondar, ombelico del mondo in fatto di eventi musicali. “Gallipoli è diventata ormai la meta italiana più appetibile in assoluto”, spiega Enrico Paolini docente di marketing turistico, qui si cresce del 20 per cento l’anno, questo significa che questa città può abbattere totalmente la disoccupazione, e se su 450.000 giovani arrivati in città, dieci si sono ubriacati e hanno dormito per strada, due hanno fatto sesso in spiaggia alle quattro del mattino, non mi pare si debba demonizzare un luogo che invece deve riflettere gioia e felicità. Sapete cosa succede in tante altre città? sapete che in Piazza san Marco a Venezia, ogni mattina lavano e disinfettano la piazza che di notte diventa una latrina a cielo aperto? Allora di che cosa si parla? Gallipoli deve accogliere e fare un cordone unico contro l’illegalità. Se quel Gallipolino che ha visto le persone dormire per terra, invece di scavalcarle e scattare la foto, avesse denunciato, e così dicasi per colui che si è divertito a lanciare nel web il sesso in spiaggia, avrebbe fatto il suo dovere di cittadino. Uniti si vince”. Della stessa idea, Angelo Ria giovane e rampante esperto di marketing. “A Gallipoli è arrivata gente di 37 nazionalità diverse e in queste 37 nazionalità si parla di Gallipoli. Un tour operator mondiale parla di Gallipoli come delle destinazione più in crescita, ma bisogna fare squadra e imparare a risolvere i problemi attraverso una cabina di regia composta da pubblico e privato che si incontri sistematicamente”. Correggere le vulnerabilità della città, questo il pensiero anche di Mauro della Valle di Federbalneari, “E’ una delle poche realtà turistiche in crescita, basta trovare dei correttivi”.



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