Titolo: Arte e cultura, Gallipoli non e' solo un divertimentificio
Data: 27/08/2014 Fonte: bari.repubblica.it
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"Arte e cultura, Gallipoli non è solo un divertimentificio"

News: A pochi passi dalle spiagge in cui si consuma sesso in pieno giorno e non lontano dai vicoli in cui la gente defeca un po' a tutte le ore, c'è un'altra Gallipoli, quella che racconta la storia di una civiltà culturale lunga diversi secoli. Ne sa qualcosa Raffaela Zizzari, architetto e direttrice artistica del castello angioino, riaperto il cinque luglio scorso con la nuova gestione della società Orione. Nelle loro intenzioni, l'antico maniero dovrà essere un contenitore plurale, uno spazio vivo da visitare fino a notte fonda, infatti è aperto ogni giorno dalle dieci alle due. Non stop.

"Quella del divertentismo è una realtà marginale - ci racconta l'architetta Zizzari - e riguarda solo le spiagge e determinati quartieri fuori dal centro storico. Gallipoli rimane una città da visitare, con le sue chiese e i suoi monumenti. Quelle persone vanno in spiaggia, si sballano e il giorno dopo ricominciano", continua la direttrice artistica del castello.

Come si fa a investire nella cultura in una città che da qualche anno è al centro delle cronache per il suo turismo di massa un po' screanzato? "All'inizio eravamo scettici - racconta la Zizzari - ma siamo rimasti contenti, ci sono tanti ragazzi che frequentano il castello, da luglio a oggi abbiamo registrato circa ventimila presenze". Che tipologia di pubblico visita l'antico maniero? "Sono calate le famiglie, la fascia d'età media è sui trentacinque anni". La mostra fotografica sui set dell'Apulia Film Commission, l'artigianato di qualità della Puglia, le serate di tango e le presentazioni di libri: ce la stanno mettendo tutta per sfatare il mito della capitale del turismo menefreghista e super cafone. Ci sono poi altri luoghi della cultura che continuano regolarmente la loro missione. È il caso del museo Diocesano e del museo civico Barba, con le ricche collezioni di armi, archeologia, vetri, dipinti, fossili e stranezze varie: una vera wunderkammer che merita una visita.

Francesco Errico, sindaco di Gallipoli, incalza: "Non vorrei che Gallipoli fosse ricordata per i giorni centrali di Ferragosto, quando abbiamo avuto anche un turismo maleducato, come d'altronde accade in piazza Navona a Roma o sul Canal Grande a Venezia. Non intendo sostenere che mal comune sia mezzo gaudio, però si tratta di un problema più ampio. Ma non ci dimentichiamo che Gallipoli - continua il sindaco - è una città che vive tutto l'anno di cultura, basti
pensare alle rassegne teatrali, alle mostre, ai concerti di musica classica e al progetto sulla strada dei frantoi, che sarà inaugurato a breve. Anche alla notte della taranta a Melpignano sono accadute cose simili, solo che lì è chic, qui è trash", chiosa Errico...


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