Titolo: Giornata di lutto per la Gallipoli calcistica.
Data: 23/01/2009 Fonte: Antonella Margarito - Il Nuovo Quotidiano
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Giornata di lutto per la Gallipoli calcistica.

News: E’ stato il primo a far sognare la Gallipoli calcistica. Oggi per tutti i grandi tifosi di quegli anni ’70 è una vera giornata di lutto, perchè quell’uomo non lo ha dimenticato nessuno. Il suo nome è Carlo Minerba Viva; è morto mercoledì scorso, a 74 anni, a Collepasso, la cittadina dove viveva.
La storia sportiva di Carlo Minerba Viva, inizia nel 1974 quando viene assalito da una vera è propria febbre del calcio. Ed è così che lui, imprenditore, era uno dei titolari dell’allora Darsena Acquaviva, ora Porto Gaio, non fa altro che rilevare la squadra che in quel momento doveva disputare il campionato di serie D, da Corrado Calvi. Da allora il calcio è stato il suo punto di riferimento: ha amato la sua squadra infondendo nei gallipolini un forte entusiasmo calcistico. E dopo quattro anni, il miracolo: Carlo Minerba Viva porta il Gallipoli in serie C2, per la prima volta nella storia, impresa questa che è stata doppiata soltanto in questi anni grazie all’impegno dell’onorevole Vincenzo Barba. Era il 1979, chi dimentica quel campionato? A Gallipoli, tra i tifosi e gli appassionati proprio nessuno . Comprò calciatori di altissimo livello, come Pippo Fichera, detto ‘a bumma’, da Catania, e ancora, prese Bruno Graziani dalla Casertana e Ciccillo Moscarella, un giocatore di Sorrento che in qual periodo giocava nel Salento, Nicola Celano dal Trapani, realizzando un campionato strepitoso. E fu in quegli stessi anni che lui, se pure con quel suo carattere un po’ riservato e introverso, divenne anche consigliere comunale e assessore nell’allora governo Dc.
Un anno per sognare , ma poi, alterne vicende di carattere societario ed economico portarono la squadra alla radiazione, in quanto impossibilitata ad iscriversi al successivo campionato, per cui, scivolò precipitosamente all’indietro, ripartendo dai dilettanti. La squadra passò allora nelle mani di un comitato di tifosi con i commissari Fernando Cartenì, più noto come patron del Premio Barocco, e Pippi Sabato. Di lui per, in città, è rimasto sempre uno splendido ricordo, quello di un uomo appassionato del Gallipoli e ardente amante della città.




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