Cuccagna a mare

La tradizione della Cuccagna a Mare è una variante in salsa puramente gallipolina dell’albero della Cuccagna, un gioco popolare i cui partecipanti devono cercare di prendere dei premi, di norma generi alimentari, posti in cima ad un palo. Solitamente il palo viene ricoperto di grasso o altra sostanza che rende difficile l’arrampicata da parte dei concorrenti.
Cuccagna a Mare L’origine della Cuccagna sembra sia da ricercare nei culti arborei diffusi in tutta Europa a partire dall’area celtica, le cosiddette feste del maggio, che sarebbero una persistenza degli antichi culti della fertilità, centrali presso le popolazioni agricole. Tali feste vedevano al centro l’Albero di Maggio, venerato come simbolo della nuova stagione e delle sue promesse di abbondanza.

In Italia l’uso dell’albero della cuccagna di cui si parla qui sarebbe stato introdotto dai Franchi di Carlo Magno e i Kuchen (i frutti dell’albero), invano difesi dai legittimi “cultori” con l’ingrassamento del tronco a cui erano appesi, da cui deriva il nome “Cuccagna”; il termine, anche senza l’albero, descrive abbondanza estemporanea conquistata per abilità, e non accumulabile. (fonte wikipedia)

Tornando a Gallipoli, occorre tornare indietro al 1867 quando si sarebbe verificato il miracolo attribuito a Santa Cristina. Era in corso un’epidemia di colera (all’epoca scambiata per peste); i malati venivano isolati in un lazzaretto situato vicino all’attuale Circolo della Vela; si narra di un cane che aggirandosi nei pressi del lazzaretto leccava i piedi dei malati e che miracolosamente quelli, dopo qualche giorno, guarivano. I primi festeggiamenti in onore della Santa, co-patrona della città, e quindi anche il principio della tradizione della Cuccagna a Mare, vengono storicamente collocati intorno al 1890.

All’epoca la città di Gallipoli era formata dal solo attuale Centro storico, il Borgo ancora non esisteva e nelle immediate vicinanze, oltre il ponte, c’era solo la Fontana Greco-Romana.
Nel 2017 la bandierina è stata raggiunta da Antonio Bianco ma per gli anni precedenti un vero albo d’oro dell’evento sembra non essere mai stato ufficialmente stilato.

Si riportano di seguito, non in ordine, i nomi di alcuni dei vincitori delle passate edizioni e si ringrazia chiunque volesse aiutarci a riordinare magari cronologicamente l’elenco:

Ppinu “Callipuli”, 6 volte
Franco Fiorito
“Bastacamangi”, almeno 2 volte
Damiano “Rizzi”
Mino “Tatapì”
“L’Onestu” (Giorgio Mele)
Marcello “Ciarasa”, almeno 2 volte
Nzinu “Pecce”
Alvaro (Buccarella)
Tony Carretta, vincitore per 11 anni consecutivi nelle recenti edizioni, fino al 2016
Antonio Bianco (2017)

Si ringrazia Giuseppe Siciliano (detto Ppinu Callipuli) che da circa 25 anni organizza questa manifestazione.
Un ringraziamento speciale va al Prof. Gino Cuppone che ha messo a nostra disposizione gran parte delle informazioni riportate nel presente articolo, che fanno parte della sua memoria, in veste di storico componente del Comitato Festa di S. Cristina, e sicuramente più conosciuto per essere stato per decenni il principale organizzatore/presentatore del Carnevale di Gallipoli nonché presentatore delle ultime edizioni della Cuccagna a Mare.

Un altro ringraziamento va a Gianni Fedele per le stupende foto realizzate per il 2017: https://www.flickr.com/photos/nerdosity/
Sono sicuramente ancora molte le cose da scoprire riguardo “La Cuccagna a Mare” di Gallipoli. Se doveste essere in possesso di informazioni utili che possono aiutarci a ricostruirne la storia potete contattarci cliccando qui

Puntone – Pontone, grosso galleggiante pontato e rimorchiato per traffici interni e portuali (ponte); di solito è un natante speciale, chiatta con gru, attrezzata per lavori costieri, come la sistemazione di sciogliere e frangiflutti, banchine e moli.
da GALLIPOLI E IL SUO MARE – G. Schirosi – 2002

Galleria Fotografica della Cuccagna a mare – Gallipoli 2017
Foto Gianni Fedele (https://www.flickr.com/photos/nerdosity/)